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La pelle vegana è sostenibile? La risposta è Bioveg!

Il mondo della moda si sta finalmente convertendo alla sostenibilità, ma quando si parla di alternative alla vera pelle risulta abbastanza difficile capire come destreggiarsi tra tutte le nuove proposte del mercato. Si dice che le alternative cruelty free hanno un impatto sull’ambiente significativamente inferiore rispetto alla vera pelle, ma bisogna sapere che alcune di queste opzioni sono più sostenibili di altre. Quando si tratta di scegliere l’alternativa più sostenibile è importante distinguere tra pelle sintetica e pelle vegana, mettendo bene a fuoco come vengono realizzati e prodotti questi tessuti. Con questo articolo chiariremo ogni malinteso e troveremo risposte alla domanda chiave: la pelle vegana è sostenibile?

Pelle vegana vs pelle sintetica

Al fine poter decidere da che parte stare nel dibattito pelle vegana vs vera pelle, è fondamentale dare una definizione chiara di ogni tessuto.

A partire dal più antico dei due, il termine “pleather” deriva da “pelle plastica”, in quanto è in realtà un tessuto a base di materiali plastici. I materiali più comunemente utilizzati per queste pelli sintetiche sono il cloruro di polivinile (PVC) e il poliuretano (PU). Essendo entrambi prodotti a partire da combustibili fossili, quando vengono bruciati, rilasciano ceneri, azoto e carbonio nell’atmosfera. Inoltre, entrambi questi materiali impiegano centinaia di anni per biodegradarsi. Sembrerebbe quindi che la “pleather” abbia un impatto negativo sull’ambiente nonostante non provenga direttamente dagli animali.

Fortunatamente, gli scienziati hanno ora trovato soluzioni più innovative per creare pelli sintetiche prive di materiali plastici: la pelle vegana, infatti, è realizzata con materie prime naturali come legno, cereali, mais, frutta e verdura. A differenza della pelle sintetica di derivazione fossile, la pelle vegana non coinvolge materie plastiche nella sua produzione, il che significa che alla domanda “la pelle vegana contiene plastica” bisogna rispondere con un secco no. Il mondo della pelle vegana è davvero affascinante per le numerose opzioni disponibili: siamo ora in grado di creare tessuti da mais, funghi, mele, … e gli studi non sono ancora finiti!

La nostra risposta è Bioveg

Per quanto riguarda la sostenibilità e la tutela dell’ambiente, BioVeg è il nostro prodotto di punta. La nostra linea Bioveg è realizzata a partire da mais non alimentare ed è OGM-free. Il mais che utilizziamo viene raccolto e trattato per essere trasformato in polioli bio-based, microparticelle essenziali per la produzione di bio-poliuretano, un materiale ecologico e molto performante. La famiglia Bioveg è composta da prodotti sostenibili e resistenti all’usura: l’alternativa perfetta alla vera pelle!

La sostenibilità di un’azienda si costruisce giorno per giorno e per questo noi di Coronet preferiamo le azioni e i numeri, alle parole.

Ecco cosa facciamo per tutelare l’ambiente:

  • Recuperiamo il 99% dei solventi utilizzati durante la produzione
  • Abbiamo investito in un impianto fotovoltaico da 1.177,00 kWp
  • Produciamo circa 1.388.781 kWh di energia verde ogni anno
  • Gestiamo consapevolmente i rifiuti ed evitiamo che 1023990 kg di CO2 finiscano nell’atmosfera
  • Trasformiamo 2.400.000 bottiglie di plastica in circa 200.000 metri lineari di tessuto eco-sostenibile e senza crudeltà all’anno

Grazie alla competenza del team di ricerca e alla visione del management team, Coronet è un’azienda sempre più green che punta a promuovere la moda sostenibile.

In conclusione, la nostra risposta alla domanda iniziale: “la pelle vegana sostenibile?”, è un grande “sì” e BioVeg è l’incarnazione perfetta di questo concetto.

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